Museo Rosenbach are one of the very top tier of the 'one and done' 'Rock Progressivo Italian' bands of the 70s, releasing a dark, sinister classic. Now, 40 years (!) after their first, classic release, Zarathustra, they return with a new studio album featuring 3 original members and all new compositions!
J**O
Excellent contemporary prog
Considering the few music produced by this group, and the gap between the previous record and this one, the music is real good; shame only known by us italian prog followers.
G**A
Five Stars
Very good "rstxchange"!
S**J
Five Stars
Excellent!
L**I
Disco maturo e di spessore
Rimango sempre stupito e favorevolmente colpito da pesonaggi che per tempi lunghissimi rimangono attaccati alla passione per il suonare, e suonare bene. E non mi riferisco a gruppi tipo Rolling Stones o i vari reduci dei Beatles, spesso (presumo) motivati da interessi "diversi"; stupisce vedere gente come Giancarlo Golzi, che a oltre 60 anni e con l'esperienza con i Matia Bazar non ha certo bisogno di produrre musica per sopravvivere, suonare sbatacchiando tom-tom e rullanti come un ragazzino; così come stupisce sentire Stefano Galifi sempre carico di verve e con un timbro vocale ancora pulito e coraggioso, non sazio delle altre esperienze (vedi su tutte Il Tempio delle Clessidre) proporre il suo personaggio come se i 40 anni passati fossero solamente una folata di vento.Mi capita spesso di dire che coloro che hanno la mia età hanno avuto la fortuna di vivere "in diretta" i momenti in cui uscivano e si potevano acquistare i dischi "importanti", quelli che hanno fatto la vera storia del rock e del progressive in particolare, visto che questa recensione tratta un lavoro che si colloca esattamente in questo ambito; non si può dimenticare la particolare emozione che scaturiva quando nelle mani avevi appena "catturato" Selling England by the Pound, o Close to the Edge, piuttosto che Darwin o Photos of Ghosts (chi leggerà queste righe sa di cosa parlo e se così non fosse... è bene che si documenti!!); ecco, il Museo Rosenbach, con Barbarica, è riuscito a riportare in auge una tematica con capacità compositiva e mestiere oramai poco comuni. Naturalmente per la gioia di coloro che anche oggi, a distanza di 40 anni appunto, potranno andare a comprare ed avere tra le mani un bel momento di musica.
A**E
Fantastico
Eine klasse Scheibe die die italienische Progrock Legende Museo Rosenbach veroeffentlicht hat. Kein rumgefrickle, klare Strukturen, starke Anleihen an den Progrock der 70er, mir gefaellts. Soundmaessig gibt es nichts zu meckern, up to date mit warmen Sound frueherer Jahre kommt das Album daher.Der Gesang ist sehr ueberzeugend, was bei so vielen Progbands leider nicht der Fall ist. Das in italienisch gesungen wird wertet fuer mich das ganze noch auf. Passt!! Das Album wirkt ueber die ganze Spielzeit sehr abwechslungsreich mit nur sehr wenigen "Laengen". Gratulation an die Combo, die seit den fruehen 70ern musiziert (relative Insiderbekanntheit durch ihr Album "Zarathustra") und leider nie in die erste Liga der Progrocker aufsteigen konnte.
Trustpilot
2 weeks ago
1 week ago